Aggiornamento professionale
E’ uno di quegli argomenti tanto dibattuti da sembrare abusati, e quasi scontati. Eppure oggi come mai prima è un tema cruciale nella vita di ciascuna persona che lavora. Non importa quale sia l’occupazione, il mondo contemporaneo pone una sfida quotidiana a chiunque, poiché tutti sono posti a confronto con un mondo della comunicazione e dell’informazione che non è mai stato più ampio, veloce, spesso frenetico.
La nostra attività lavorativa quotidiana può sembrare lontana da tutto questo, ma la realtà è del tutto opposta: facciamo parte di un mondo completamente interconnesso, e sempre più quel che ci viene richiesto non è tanto un compito predeterminato e ripetitivo, quanto piuttosto un continuo adattamento ai cambiamenti. E persino nelle mansioni più semplici, a prima vista meno creative, l’interazione con il mondo esterno deve aiutare a riflettere su ogni gesto, su ogni procedura, e a trovarne l’ottimizzazione, così da rendere l’obiettivo meglio raggiungibile e la mansione più appagante per chi la svolge.
Ma c’è una premessa indispensabile a questa evoluzione. E’ necessario che nella mente di chi lavora si impari a estinguere una frase usuale:
“Non lo so”
Ci troviamo in un’epoca in cui dire “Non lo so” non è più lecito. Da quando la rete Internet è entrata in ogni organo d’informazione e di approfondimento, in ogni azienda, e per buona parte del mondo industrializzato anche in ogni casa privata, la frase “Non lo so” ha cambiato significato completamente, e spesso lo ha proprio perduto. Non esiste praticamente più alcuna nozione di base che non possa essere reperita, in pochi minuti e con abbondanza di dettagli, mediante una ricerca in Rete. Vi sono legami diretti fra l’attività lavorativa di ciascuno e questa nuova frontiera del sapere, della cultura, della conoscenza? La risposta positiva è immediata, ma articolata.
L’impatto sul mondo dei mestieri delle professioni è infatti evidente, ma a ben guardare complesso e profondo. L’antico sogno della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, dell’intera conoscenza umana concentrata in un unico luogo, non è mai stato così vicino alla sua realizzazione, e le conseguenze sono bifronti: una grande libertà e possibilità di trovare informazioni, ma d’altra parte anche una grossa responsabilità personale, quasi un obbligo a rimanere in costante contatto con il mondo che cambia.
Chi lavora, quale che sia la sua mansione, ha a disposizione questo fiume in piena di dati, entusiasmante ma a suo modo anche angosciante. Dire “Non lo so” può ormai solo significare “non ho ancora trovato qualche minuto per informarmi”. Se così non è, quella frase tanto semplice ma dirompente diventa una confessione, e una condanna, diventa un “non mi interessa”, che in questo mondo competitivo significa porre se stessi ai margini, pronti a venire sopravanzati da chi è più recettivo, vivace, interessato. E quindi, il termine non deve urtare, più “produttivo” per se stesso e per la struttura per cui lavora.
Certo, il compito è impegnativo. In questo mare magnum di informazione, oltre a molte fonti certe e verificate, vi è anche una gran quantità di materiale scadente, obsoleto, impreciso, oltre a veri e propri falsi più o meno creati ad arte. Qualche primo strumento allora per iniziare la navigazione, il termine è appropriato, può venire utile. Di cosa bisogna armarsi per partire?
Elenchiamo qualche principio, che poi via via andremo ad analizzare specificamente.
La Curiosità,
la capacità di saper guardare con occhi disponibili tutto, tutti e ovunque e di sapersi domandare il perché (in latino “Cur”) delle cose, anche di quelle più semplici, permette spesso di trovare cammini imprevisti per affrontare i problemi quotidiani
L’Attenzione
lo spirito del rispetto e della cura verso le realtà con cui si viene a contatto, tale da far tesoro dell’istinto e dell’intuito ma da saperli combinare con il controllo immediato, così da rendersi conto se abbiamo davvero compreso ciò che abbiamo di fronte, o se stiamo dando ascolto solo a noi stessi e non alla realtà che ci parla
La Diligenza
cioè la volontà di compiere tutto il compito necessario a capire, senza presumere troppo presto di aver compreso, ma al contrario arrivando in fondo alle cose, in modo da assorbire tutto quel che esse hanno da dirci; spesso ci si trova bloccati su problemi che qualcun altro ha già risolto, bastava leggere fino in fondo
La Diffidenza
in un mondo di approssimazione, imprecisione, errore e spesso anche malafede una buona carica di sana diffidenza è compagna preziosa; spesso basta uno spillo per afflosciare un pallone coreografico ma insussistente, così come bastano le domande giuste, anche ingenue a prima vista, da porre a se stessi e agli altri, per evitare di imbarcarsi in percorsi inconcludenti o pericolosi
La Creatività
saper collegare tra loro concetti e situazioni spesso lontani è una grande fonte di idee e di innovazione, viene detta “associazione inedita”, e oltre a essere un esercizio estremamente stimolante risulta spesso di enorme attività pratica, nella sintesi di nuovi sistemi; richiede coraggio e apertura mentale, e a fronte di molti tentativi infruttuosi porta talvolta a sintesi illuminanti.
E ancora l’Umiltà, la Decisione, la Comunicazione, la Pazienza, e diverse altre…
Ma il cammino è lungo, e come traccia può bastare.