La comunicazione è diventata uno degli strumenti di successo in molti settori e la cura di questo aspetto è diventato basilare in molti contesti, non solo economici della vita di tutti i giorni.
In questi ultimi anni anche il campo della comunicazione ha dovuto rapportarsi con l’arrivo dei nuovi media che a partire dalla Rete hanno modificato alcune regole e comportamenti, obbligando gli esperti di comunicazione ad aggiornarsi continuamente ed a ‘riposizionarsi’ in questo enorme mercato che è andato via via crescendo.
Aprire un’agenzia di comunicazione, significa disporre di una competenza ampia in vari settori, nonché, saper gestire con successo un insieme di relazioni molto ampie che includono vari soggetti (a partire dai potenziali clienti ovviamente).
Aprire un’agenzia di comunicazione. Da dove cominciare.
Un’agenzia di comunicazione è un’impresa di servizi che offre le proprie competenze ad una platea vasta di soggetti : imprese, studi professionali, gruppi politici, attività sociali (questo segmento è molto ampio e diversificato), enti pubblici, ecc..
Talvolta, anche una piccola agenzia di comunicazione tende a specializzarsi in alcuni segmenti particolari, oppure, disponendo di più professionalità, attribuisce ai vari consulenti determinate aree di lavoro.
Per avviare l’attività non occorrono grandi investimenti ‘strutturali’.
E’ sufficiente la disponibilità di un ufficio organizzato con scrivanie, computer, connessioni internet, con un arredamento consono all’attività svolta, ecc..
Essendo un’attività di servizi, non sono previsti limiti all’avvio di questa impresa e quindi, è sufficiente seguire l’iter di ogni altra attività similare (apertura società, iscrizione alla Camera di Commercio, acquisto dei libri contabili, ecc.).
La parte più importante di questo tipo di impresa (e non solo per questa!) è la ricerca dei clienti, cioè, la creazione di un portafoglio clienti in grado di consentire l’attività continua nel tempo.
Una giovane agenzia di comunicazione dovrà quindi ‘comunicare’ la propria visibilità e stabilire un insieme di relazioni e contatti che andranno sviluppati nel tempo.
Talvolta, l’esperienza maturata dai giovani imprenditori, spinge la nuova agenzia a proporre i servizi a potenziali clienti già conosciuti in passato o comunque facenti parte di settori ben conosciuti.
Occorre anche ricordare che l’avvento della Rete ed il sempre maggior interesse mostrato da nuovi soggetti (associazioni volontariato, gruppi politici, enti pubblici, ecc.) per migliorare il proprio ‘messaggio’ e la qualità della comunicazione, sta aprendo nuove e proficue opportunità in questi nuovi ambiti.
Diventare esperto di comunicazione. La formazione.
Il percorso formativo di un esperto di comunicazione è molto ampio e riguarda sia la formazione di tipo scolastico/didattico : percorsi universitari, master, corsi specializzati, ecc. che la formazione acquisita ‘sul campo’, cioè, durante gli eventuali stage ed i periodi di lavoro all’interno di altre agenzie di comunicazione od in uffici simili.
Il percorso formativo dura tutta la vita perché questo settore è in continua evoluzione e l’esperienza costante, permette al professionista di continuare ad apprendere, migliorandosi e confrontandosi con le continue evoluzioni del mercato.
I competitor.
L’offerta di questi servizi è molto ampia sul mercato.
Ci sono numerose imprese di comunicazione attualmente operative in ogni ambito ed in questi ultimi anni, le università ed i master, hanno ‘sfornato’ moltissimi nuovi esperti.
Sulla ‘carta’ quindi, l’offerta è ampia, senza dubbio.
La differenza dovrà essere ‘fatta’ dagli stessi professionisti che dovranno distinguersi dalla concorrenza, riuscendo ad offrire delle soluzioni di livello superiore ed andando a ‘coprire’ quelle nicchie ancora non sufficientemente sature.