Fare il bucato a volte è davvero fonte di apprensione, per tutte quelle casalinghe attente al risparmio sia in termini energetici, che sotto il profilo delle spese familiari. Così ci sono alcuni pratici consigli, che possono aiutare ad ottimizzare l’uso di questo importante elettrodomestico. Innanzitutto è buona regola non riempire mai eccessivamente il cestello della lavatrice, ma neanche fare l’errore opposto di lasciarlo più vuoto che pieno.
Poi un altro dato importante riguarda il prelavaggio, a cui si dovrebbe fare ricorso solamente in quei casi in cui la biancheria è nera (per modo di dire); invece il detersivo fa utilizzato con oculatezza: se la durezza dell’acqua aumenta, tanto più detersivo sarà necessario, anche se, siamo tutti d’accordo, bisogna usarlo con una certa parsimonia, altrimenti il risciacquo non sarà più efficace.
Un’altra soluzione valida, che si affianca all’uso del detersivo, è quella di aggiungere del decalcificante (è buona norma utilizzarlo anche in ciascun lavaggio se l’acqua si presenta molto dura).Questa soluzione alternativa permette di proteggere in modo migliore la serpentina dal calcare che, tra l’altro, è una delle principali cause di guasti delle lavatrici.
Ogni volta che finisce il lavaggio, è buona norma asciugare l’acqua che è rimasta nella guarnizione e aprire bene lo sportello, quest’ultima mossa permette di contrastare in modo efficace le muffe e i cattivi odori. Il risparmio, ovviamente incide anche sulla bolletta dell’elettricità. Quindi, ecco alcuni utili consigli per non consumare troppa corrente con l’utilizzo di questo elettrodomestico. Innanzitutto è meglio non scegliere il programma di mezzo lavaggio e propendere verso i bucati a 40 e 60°. Se lavate a temperature più elevate, non avrete degli apprezzabili vantaggio sotto il profilo dell’igiene, mentre invece il deterioramento dei tessuti sarà più rapido e può sfruttare una quota di kWh anche cinque volte superiore rispetto al consumo di un ciclo a temperature più basse. stando ai calcoli di Legambiente, con questi cicli a temperature inferiori, si avrebbe un risparmio di almeno 52 euro all’anno e di 125 kg di emissioni di CO2 all’ambiente.