Dando un’occhiata ai principali brand americani presenti su Facebook si può notare che molte aziende sono più ossessionate dal conteggio dei loro fan , che del fatto che tali fan diventino dei veri clienti.
In una riunione tra manager tenutasi il mese scorso a New York , il Social Media Manager di Fast Company ha detto che per misurare il successo del proprio brand non bisogna considerare solamente il numero di fan su Facebook , ma più probabilmente andrà trovata una migliore metrica per misurare il successo.
Così come Fast Company, tutte le principali marche americane si sono affrettate a raccogliere più fan possibili nel corso degli ultimi due anni, ed alcune sono riuscite a raggiungere dei risultati impressionanti. La pagina di Pringles , per esempio, vanta circa dieci milioni di fans. Ma il vero problema è che solo un centesimo di loro in realtà ha fatto qualcosa sulla pagina delle famose patatine negli ultimi tre mesi.
Per passare alla fase successiva nell’evoluzione dei social media, le marche devono cominciare a concentrarsi sul coinvolgimento attivo dei loro fan per un periodo prolungato di tempo. Per coinvolgimento attivo intendiamo una relazione tra il consumatore e il marchio . I Brand dovranno concentrarsi nel dialogo con il cliente , coinvolgendoli almeno una volta al mese, invogliandoli a rispondere ai post nella fan page del marchio, indicando un gradimento per diversi contenuti, “retweetando” messaggi di un marchio o creando contenuto originale alla fan page .
Il Marketing, come tutti sappiamo, è una chiamata all’azione. Nell’incentivazione di fan attivi, i grandi brand dovranno disegnare il proprio percorso strategico , aprendosi ai commenti sulla loro pagina , convertendo i fan in “ambasciatori” che diffondono il messaggio , invogliando i fan a visitare il loro negozio online , studiando i propri fan tramite video virali o giochi che indichino a cosa possono essere interessati .
Siamo quasi alla fine della fase “buzz social media” , dove ognuno sta facendo qualcosa solo perché tutti gli altri lo fanno. Le grandi marche dovranno ora iniziare a sfruttare il valore dei loro fans o rischieranno di essere lasciate nella polvere.