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Guide su Economia e Lavoro

Fac simile liberatoria per lavori edili​

La liberatoria per lavori edili è un documento con cui una parte dichiara di non avere più pretese, economiche o legali, nei confronti dell’altra relativamente a prestazioni eseguite, pagamenti corrisposti o vizi noti e contestati. In cantiere assume un ruolo cruciale: chi la rilascia può perdere il diritto di agire in futuro per crediti o difetti, chi la riceve ottiene certezza e chiusura della posizione contrattuale. Questa guida ti accompagnerà a comprendere quando conviene richiederla o firmarla, quali formulazioni tutelano maggiormente i diversi interessi (committente, appaltatore, subappaltatore, fornitori) e quali cautele adottare per non pregiudicare garanzie legali e assicurative. Vedremo gli elementi indispensabili di una liberatoria valida — identificazione delle parti, descrizione dei lavori, importi, data di riferimento, estensione della rinuncia e firme — oltre a esempi di liberatorie totali e parziali e alle clausole da evitare. Infine, spiegheremo semplici verifiche pratiche da fare prima della sottoscrizione e perché è spesso opportuno farla revisionare da un professionista legale, soprattutto in lavori di importo rilevante o in presenza di contestazioni tecniche.

Indice

  • 1 Come scrivere una liberatoria per lavori edili​
  • 2 Modello liberatoria per lavori edili​

Come scrivere una liberatoria per lavori edili​

La liberatoria per lavori edili è un atto scritto con cui una parte – normalmente l’impresa esecutrice, un subappaltatore, un fornitore o, al contrario, il committente – dichiara di aver ricevuto quanto dovuto o di accettare lo stato dei lavori e, di conseguenza, di rinunciare a pretese future riferite a quel periodo o a quelle prestazioni. Si tratta di uno strumento pratico e giuridico che serve a far chiarezza sulle obbligazioni economiche e tecniche, a evitare l’insorgere di contenziosi successivi e, quando previsto, a sciogliere la possibilità di iscrivere ipoteche, privilegi o altre garanzie reali sui beni legati all’appalto. La forma e il contenuto possono variare in funzione della natura del rapporto contrattuale (appalto privato, appalto pubblico, subappalto), della fase di avanzamento dei lavori (liberatoria parziale per stati di avanzamento, liberatoria finale a collaudo terminato) e della normativa locale, ma certe informazioni essenziali ricorrono costantemente perché la liberatoria sia efficace e sicura dal punto di vista probatorio.

Innanzitutto la liberatoria deve individuare con precisione le parti coinvolte: nominativi completi, eventuale ragione sociale, codice fiscale o partita IVA, indirizzo della sede legale e del cantiere, nonché l’eventuale qualifica del firmatario e la sua capacità di rappresentanza. Dev’essere richiamato con esattezza il contratto originario o l’ordine a cui la liberatoria si riferisce, con indicazione della data, del numero di contratto o dell’appalto, e con una descrizione puntuale delle opere o delle forniture oggetto della dichiarazione. È importante che venga precisata la tipologia della liberatoria, ossia se si tratta di una quietanza per pagamento ricevuto, di una liberatoria parziale per uno stato di avanzamento, di una liberatoria finale a saldo e accettazione dei lavori, o di una liberatoria relativa a specifiche operazioni (smaltimento rifiuti, rimozione ponteggi, ritiro materiali).

Il contenuto deve chiarire lo stato delle obbligazioni pecuniarie: l’ammontare corrisposto, la modalità e la data del pagamento (bonifico bancario, assegno, contanti con quietanza), eventuali somme residue trattenute a titolo di ritenuta di garanzia, e il riferimento a documenti di prova quali fatture, ricevute fiscali o note di credito allegate. Se la liberatoria è subordinata all’effettivo incasso di una somma, il testo deve esprimere che la rinuncia alle pretese è condizionata all’effettivo accredito su conto o alla maturazione del pagamento; ciò evita che una quietanza rilasciata prima dell’effettivo incasso produca effetti pregiudizievoli. Deve inoltre essere esplicitato se con la liberatoria si intendono estinguere tutti i diritti di rivalsa, di intervento e di privilegio connessi alle prestazioni, nonché se si autorizza l’estinzione delle eventuali garanzie, fermi restando i limiti delle garanzie per vizi e difformità eventualmente previste dal contratto.

Nella liberatoria è opportuno inserire una clausola che disciplini i rapporti rispetto a garanzie e vizi: se la rinuncia riguarda anche pretese future relative a difetti occulti, cosa che in genere non si dovrebbe fare integralmente, o se al contrario viene espressamente riservato il diritto di agire per vizi e difformità nei termini di legge e di contratto. Nei contratti pubblici questo aspetto è particolarmente delicato perché permangono obblighi legati a collaudi, garanzia di esecuzione e obblighi contributivi e assicurativi; perciò la liberatoria può richiedere l’allegazione di certificazioni come il DURC (documento di regolarità contributiva), polizze assicurative, certificati di conformità o verifiche di legge, per attestare che chi dichiara di non avere più pretese è anche in regola sotto il profilo amministrativo e previdenziale.

Va definito con chiarezza l’effetto giuridico della dichiarazione: la liberatoria deve contenere una formula inequivocabile di quietanza o di rinuncia alle pretese, con indicazione se si tratta di liberatoria parziale o definitiva. Se si tratta di una liberatoria parziale, è fondamentale che il documento specifichi a quale stato di avanzamento si riferisce la rinuncia, quale percentuale del corrispettivo è liberata e quali somme restano vincolate come ritenute o anticipi. Nel caso di liberatoria finale occorre indicare che tutte le prestazioni previste dal contratto sono state eseguite, che eventuali difformità segnalate sono state risolte o sono comunque saldate, e che non sussistono crediti residui, salvo le eccezioni espressamente annotate.

La robustezza probatoria della liberatoria passa anche per la documentazione allegata: copie di fatture, ricevute, copie di bonifici o riaddebiti bancari, verbali di consegna e di collaudo, certificati di regolarità contributiva, perizie di accettazione e ogni altro documento che supporti quanto dichiarato. La presenza di allegati rende immediatamente verificabile la corrispondenza tra quanto affermato e la realtà dei fatti, riducendo il rischio di contestazioni successive. È prassi corretta indicare nello stesso atto che la liberatoria vale anche a titolo di quietanza ai sensi del codice civile, con richiamo esplicito alla volontà delle parti di risolvere definitivamente le reciproche pretese relative a quanto descritto.

Non possono mancare la data e il luogo in cui l’atto viene sottoscritto, e la firma del dichiarante con l’indicazione della sua qualifica. Se il soggetto firmatario è una persona giuridica, la liberatoria deve riportare i poteri di rappresentanza o allegare una procura idonea. In molti casi, specie quando si tratta di somme rilevanti o di rapporti con la pubblica amministrazione, si richiede la sottoscrizione con firma autenticata o la presenza di testimoni per rafforzare l’efficacia probatoria. È altresì utile prevedere una clausola che indichi la legge applicabile e il foro competente per eventuali controversie, o il ricorso a procedure alternative di risoluzione delle controversie come la mediazione o l’arbitrato, così da definire a priori la gestione dei conflitti.

Infine, nella redazione bisogna evitare formule generiche che comportino una perdita involontaria di diritti non oggetto dell’accordo: una liberatoria troppo ampia può comportare la rinuncia a garanzie importanti o a diritti relativi a responsabilità non ancora emerse; per questo motivo è prassi consigliata, soprattutto in operazioni complesse e per somme rilevanti, sottoporre il testo a verifica legale e prevedere clausole di salvaguardia per i diritti irrinunciabili stabiliti dalla legge. La chiarezza terminologica, la coerenza con il contratto originario e la documentazione allegata rendono la liberatoria uno strumento utile per certificare lo stato dei rapporti e per mettere fine alle obbligazioni con certezza giuridica, evitando ambiguità che potrebbero poi trasformarsi in contenzioso.

Modello liberatoria per lavori edili​

Il/La sottoscritto/a __________ nato/a a __________ il __________ codice fiscale __________ residente in __________ via/piazza __________ n. __________ (di seguito “Committente”),

e

La ditta/impresa __________ con sede legale in __________ via/piazza __________ n. __________ partita IVA __________ codice fiscale __________, rappresentata dal/la Sig./Sig.ra __________ nato/a a __________ il __________ codice fiscale __________ in qualità di __________ (di seguito “Appaltatore”),

premesso che
– in data __________ tra le parti è stato stipulato un contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori edili consistenti in: __________ presso l’immobile sito in __________ (di proprietà di __________ o ubicato in __________);
– i lavori indicati sono stati ultimati in data __________ e la relativa consegna è avvenuta in data __________;

si conviene e si dichiara quanto segue:

1) Il Committente dichiara di aver ricevuto dall’Appaltatore, a saldo e per ogni titolo, la somma complessiva di € __________ (in lettere: __________) quale corrispettivo finale per l’esecuzione delle opere e per ogni altro onere, accessorio o spesa sostenuta dall’Appaltatore in esecuzione del contratto.

2) Con la presente il Committente rilascia e conferisce all’Appaltatore quietanza liberatoria per quanto sopra esposto, dichiarando di non avere più nulla a pretendere, né sotto il profilo creditizio, né per danni, né per altri diritti relativi alle opere eseguite fino alla data odierna, salvo quanto espressamente indicato nel successivo comma 4.

3) Il Committente dichiara di aver preso visione e di approvare lo stato finale delle opere, nonché tutta la documentazione tecnica consegnata dall’Appaltatore alla data odierna, comprendente: fatture n. __________ del __________, certificati, disegni aggiornati, manuali, e altri documenti elencati: __________.

4) La presente liberatoria si estende a tutte le pretese connesse e derivanti dall’esecuzione delle opere fino alla data di sottoscrizione del presente atto. Restano comunque impregiudicate le eventuali garanzie per vizi occulti o per responsabilità il cui fatto non sia conosciuto o non sia potuto essere conosciuto dal Committente alla data odierna, nei limiti e con le modalità previste dalla legge.

5) L’Appaltatore dichiara di aver ottemperato a tutti gli obblighi contributivi, previdenziali, assicurativi e fiscali inerenti l’esecuzione delle opere e rilascia, ove dovuto, ogni idonea documentazione comprovante l’avvenuto assolvimento degli stessi (DURC o altra documentazione): __________.

6) Le parti dichiarano che non esistono controversie pendenti relative alle opere oggetto del contratto, salvo eventuali controversie indicate di seguito: __________.

7) Le spese e imposte inerenti al presente atto sono a carico di __________.

8) La presente liberatoria ha effetto liberatorio a tutti gli effetti di legge dalla data di sottoscrizione, e le parti si danno reciprocamente atto di non aver subito costrizione o violenza e di aver agito di propria libera volontà.

Luogo di sottoscrizione: __________
Data: __________

Firma del Committente
______________________________
Nome e cognome: __________
Codice fiscale: __________

Firma per ricevuta e quietanza dell’Appaltatore
______________________________
Ragione sociale: __________
Nome e cognome del rappresentante: __________
Qualifica del rappresentante: __________
Partita IVA / Codice fiscale: __________

Eventuali testimoni:
1) Nome e cognome: __________ Codice fiscale: __________ Firma: ______________________
2) Nome e cognome: __________ Codice fiscale: __________ Firma: ______________________

Allegati:
– Copia contratto di appalto: __________
– Fatture e quietanze: __________
– Documentazione tecnica e certificazioni: __________

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