I negozi “ Compro Oro” sono cresciuti in modo significativo in questi ultimi anni. Secondo l’Adoc, solo nell’ultimo anno questo tipo di attività è cresciuto del 15%, arrivando a contare più di 5mila negozi in tutta Italia, mentre il numero di consumatori che ha venduto il proprio oro è cresciuto del 20%. Questo vero e proprio boom è figlio della crisi che da un lato ha portato alle stelle il prezzo dell’oro, considerato come bene rifugio e dall’altro ha visto allungarsi le fila delle famiglie in difficoltà, disposte a vendere i propri preziosi in cambio di liquidità. Il settore è stato anche spesso al centro di critiche per la scarsa trasparenza, ad esempio riguardo la provenienza dell’oro o la taratura delle bilance.
Per questa ragione l’Associazione Nazionale Operatori Professionali Ori (ANOPO), ha stilato una serie di consigli utili per aiutare i consumatori che decidono di acquistare o di vendere oro, usato.
In primo luogo il cliente che intende acquistare può richiedere al venditore, secondo l’art 247 del regolamento di polizia, il nominativo di colui che gli ha venduto l’oggetto. Infatti i titolari di Compro Oro, ma anche i gioiellieri, hanno l’obbligo di annotare sul registro di pubblica sicurezza i dati del venditore, del compratore e della quantità di oro (o altri preziosi) oggetto della transazione. Il secondo consiglio è quello di fare attenzione al prezzo di acquisto o di vendita dei preziosi, verificandone l’allineamento (se possibile) con i prezzi di mercato.
Questo perchè nei Compro Oro il tempo di giacenza è limitato ai 10 giorni o fissato al momento dell’acquisto. Trascorso tale tempo, l’oro potrebbe essere trasferito per essere fuso. Ciò implica che non esiste una svalutazione come per altre merci di mercato soggette a maggiori tempi di giacenza o a invenduto, per cui il prezzo di acquisto non può essere né troppo basso né troppo alto. Qualora ci fosse questa discrepanza, in positivo o in negativo, potrebbe significare la presenza di comportamenti al limite dell’illecito.
Chi vuole vendere un oggetto d’oro, oltre ad informarsi sul prezzo medio di mercato, dovrebbe verificare in più negozi che il peso del prezioso sia quello effettivo, visto che può capitare che qualche negoziante poco serio, tari male la bilancia. Inoltre è sempre meglio chiedere quanto verrà effettivamente pagato l’oggetto alla fine della transazione, perchè può accadere che sia offerta una cifra più bassa rispetto a quella dovuta.
Il venditore dovrà poi redigere una ricevuta dettagliata con i dati del privato che vende, con informazioni relative alla merce, all’importo compiuto e alle modalità di pagamento. Ricordiamo che in caso di pagamento per contanti la cifra non può superare i 1000 euro, come previsto dalla Manovra Salva Italia. In caso di vendita di lingotti d’oro o di monete d’oro, l’ANOPO consiglia di rivolgersi agli Operatori Professionali in Oro, che, essendo autorizzati dalla Banca d’Italia, sono in possesso di tutti i requisiti della Legge 7/2000, compreso quelli di professionalità e onorabilità.