Attraverso il mutuo a tasso fisso, il mutuatario, per tutta la durata del mutuo, dovrà pagare le rate dello stesso, sottoponendosi sempre ad uno stesso tasso di interesse per tutta la durata del mutuo.
(il tasso d’interesse, cioè, che rimane invariato, rimane uguale, costante)
In questo modo, il mutuatario sa già sin dall’inizio, sin dall’accensione del mutuo, le tasse che dovrà pagare, ovvero la cifra che dovrà restituire e con quale interesse.
Attraverso questo mutuo quindi, si ha un incremento della sicurezza e della stabilità.
Tuttavia, si perde (o meglio, si potrebbe perdere) in convenienza.
Nei momenti, infatti, in cui ci sono dei cambiamenti nei mercati finanziari e mutuatari che vanno a favore dei clienti, dei mutuatari, e quindi i tassi d’interesse scendono; il mutuatario che sta affrontando un mutuo a tasso fisso, non godrà di alcun privilegio.
Tale mutuatario però, non soffrirà nemmeno, quando i cambiamenti porteranno vantaggi agli enti di credito, ovvero quando i tassi d’interesse incrementano.
Infine, il mutuo a tasso fisso comporta delle penali più costose in caso di estinzione anticipata del mutuo.
Tirando le somme, possiamo dire che questo mutuo si adatta a chi cerca la “tranquillità”.
N.B: A determinare l’ammontare del tasso d’interesse fisso sono due fattori : l’Eurirs o Irs (Euro interest rate swap) e lo spread. Il primo viene comunicato quotidianamente dalla FBE (Federazione Bancaria Europea), ed è tanto maggiore tanto più longevo è il mutuo; viceversa, lo spread è deciso dalla banca, e varia tra l’1 ed il 3%.