Per comprendere le opportunità offerte dalle diverse tipologie di mutuo presenti sul mercato e per valutare in modo appropriato quale offerta meglio risponde alle nostre esigenze occorre individuare innanzitutto le principali tipologie di mutuo.
Mutuo fondiario: finanziamento a medio o lungo termine concesso da una banca o da un intermediario finanziario per l’acquisto di immobili
Mutuo edilizio: finanziamento a medio o lungo termine concesso, dietro rilascio di garanzie, per la costruzione, ristrutturazione o il recupero di una abitazione
Mutuo ipotecario: mutuo garantito dall’accensione di una ipoteca
Mutuo chirografario: particolare tipo di mutuo per il quale non è prevista la garanzia tramite ipoteca ma è richiesta la garanzia personale del mutuatario o di terzi.
Mutuo agevolato: un particolare tipo mutuo nel quale lo Stato o gli enti locali contribuiscono al rimborso. Fanno parte di questa categoria i mutui per i quali vengono concessi contributi in conto capitale, contributi in conto interesse, agevolazioni per le giovani coppie, per portatori di handicap, per fascie di reddito o mutui agevolati INPDAP
Mutuo prima casa: mutuo acceso per l’acquisto della prima casa (abitazione principale)
Mutuo a tasso fisso: mutuo nel quale il tasso con il quale vengono calcolati gli interessi non si modifica e quindi la rata rimane costante fino al termine del rimborso del mutuo a prescindere dall’andamento del costo del denaro.
Mutuo a tasso variabile: mutuo nel quale il tasso si modifica in base all’andamento del costo del denaro. La variazione seguirà quella registrata dall’indice cui il tasso stesso è stato agganciato, il più frequente dei quali è l’EURIBOR.
Mutuo a tasso misto: si tratta di un mutuo che consente al mutuatario di passare da una rata costante ad una variabile durante la vita del contratto e viceversa. Questo tipo di mutuo da la possibilità di gestire in modo dinamico il rischio di tasso, contenendo gli effetti dei rialzi in caso di tasso variabile ovvero di ribassi in caso di tasso fisso, anche se tutto questo è a fronte di costi aggiuntivi da riconoscere alla banca
Mutuo a tasso capped: si tratta di una particolare forma di mutuoa tasso variabile. La caratteristica peculiare risiede nel fatto che consente di limitare il rischio da futuri aumenti del tasso. Il mutuatario consegue i benefici del variabile nelle fasi di ribasso del costo del denaro, mentre in caso di rialzo il tasso di interesse non potrà mai essere superiore a un tetto stabiito nel contratto (cap).
Mutuo a tasso variabile con rate costanti: tipo di mutuo che combina le caratteristiche del tasso fisso con quelle del tasso variabile. In particolare, al variare del tasso di interesse si modifica la durata del mutuo, ma non anche la rata che invece rimane costante. Rialzi del costo del denaro determinano un allungamento della scadenza, mentre i ribassi la riducono.
Le possibilità sono quindi molte.