Innanzitutto sfatiamo un mito. Non sono necessari grandi capitali, bastano anche cento euro. L’importante è, però, come prima mossa, leggere ed informarsi, in poche parole definire una strategia.
Visto che disponete di un budget limitato dirottate la vostra attenzione sui Penny stocks, azioni, generalmente con un fattore beta elevato (ad una variazione del mercato il titolo risponderà con una variazione più che proporzionale) ed un valore per per azione inferiore al $/€.
Ovviamente Internet vi corre in aiuto. Basta navigare per pochi minuti per trovare azioni che hanno un prezzo inferiore al dollaro e con 100 euro comprare 150 azioni.
Vediamo quali metodo utilizzare.
-Value investing, si dovranno individuare e comprare le azioni delle società che il mercato sottovaluta quando il prodotto tra il costo dell’azione e numero delle azioni stesse è inferiore al suo patrimonio.
-Growth investing, è basato sul valore potenziale. In questo caso sarà necessario acquistare le azioni della società che, per posizione geografica, per settore merceologico o per altri fattori, possiede un notevole valore potenziale.
-Financial speculation, è il metodo più popolare che spesso si identifica, fino a diventarne un’icona, con l’attività di investimento in borsa. Si tratta della attività di compra-vendita azionaria in ridottissimi lassi di tempo.
Attenzione, però, i grandi uomini della finanza considerano necessario investire utilizzando per l’80 per cento il primo metodo e per il restante 20 per cento il secondo. Quindi mai avere fretta. Negli affari meglio definire una strategia di lungo periodo.
Aprite un conto corrente e acquistate un pc se ancora non lo avete. Adesso siete pronti ed ecco un altro problema. Quale strumento finanziario scegliere. Anche qui dipende dal livello di rischio che si vuole correre.
Azioni sono il tipo più rischioso perché legato all’utile dell’azienda che a fine anno, se avrà i conti sani, pagherà i dividendi.
Obbligazioni è uno strumento meno rischioso dell’azione perché garantisce una percentuale di rendimento ad una data. Di fatto è un prestito che l’investitore fa all’emittente, azienda privata o stato, avendone indietro una percentuale di rendimento periodico. L’unico rischio è l’insolvenza dell’emittente.
ETF presenta lo stesso livello di rischio delle azioni. In questo caso si acquista un titolo che investe in un settore merceologico o geografico trasportando la variazione percentuale sul titolo dell’investitore.
ETC è uno strumento della stessa famiglia degli ETF. Funziona esattamente nello stesso modo, l’unica differenza è che l’investimento fa riferimento a materie prime.
Investire da casa è quindi possibile.