Sembra oramai divenuta una moda dilagante, soprattutto online, quella di creare marchi di gioielli, ma anche di altro tipo di manufatti sul tema del riciclo. Diciamo pure che in barba a tutte le inutili, squallide e consuete mode da gregge disorientato, quella del riciclo sarebbe proprio una manna se divenisse una moda senza confini. Ne gioverebbe di certo il pianeta e la vena artistica e artigianale di molte persone.
Risulta essere proprio su questo che si fonda il principio del guadagnare con il riciclo di materiali in uso o in disuso; bisogna mettere a frutto inventiva, colpo d’occhio, conoscenze tecnico artistiche e un’ottima dose dell’arte dell’arrangiare.
Fatto questo è possibile decidere di far divenire tutto questo un vero e proprio lavoro, oppure un metodo per arrotondare.
Come cominciare e da dove?
Risulta essere molto semplice, abbiamo sempre tutto a portata di mano, quale luogo migliore se non quello della nostra camera per cominciare la ricerca e contribuire a rendere il luogo dove soggiorniamo, per la maggior parte del tempo, un posto più accogliente e libero? E’ certo e sicuro che nella nostra camera ci sono numerosi oggetti che giacciono in abbandono da molto tempo. Facciamo un esempio pratico, un astuccio in plastica che conteneva o che contiene cd, della carta, un fondo in legno di un quadretto rotto, e così via, possono divenire, al contrario di quanto appare, un bellissimo oggetto artigianale. E’ più semplice di quanto non possa sembrare all’apparenza, ed è qui che il nostro ingegno e la nostra fantasia devono fare la loro opera maggiore, difatti con questi pezzi, e con altri che cercheremo in corso d’opera, è possibile realizzare ad esempio un presepio.
Nella seconda fase sarà necessario munirsi di quegli attrezzi o materiali che riguardano il mero aspetto tecnico, come ad esempio nel caso del presepio, di un collante, dei colori, dei pastori etc.
Risulta essere ovvio che per rendere al meglio sarà necessario cimentarsi in quelle operazioni tecnico artistiche per le quali siamo in possesso delle adeguate conoscenze, nel caso in cui fossimo carenti in alcuni passaggi sarà opportuno documentarsi per fornire all’opera il miglior apporto possibile. Risulta essere vero che queste saranno delle realizzazioni artigianali con materiale riciclato, ma è sempre necessario tenere in mente che l’oggetto che sarà prodotto dovrà essere a tutti gli effetti un oggetto curato in ogni particolare e in ogni aspetto, senza mai tralasciare ne il lato artistico ne quello puramente tecnico.
Dopo esserci sincerati di aver adempiuto ad ogni dovere di artigiano del riciclo avremo realizzato un oggetto, per poter entrare in un mercato, anche se ristretto, dobbiamo verificare se le nostre idee possono essere vendute, è quindi opportuno testare i primi manufatti. Questa operazione può avvenire tramite l’apporto inconsapevole di amici e parenti. Ad esempio è possibile sottoporre i nostri giovani manufatti alla loro attenzione, durante il periodo delle festività natalizie, quando tutti cercano di trovare regali originali. Una volta appurato che i nostri oggetti risultano gradevoli al gusto di altre persone, differenti da noi che abbiamo di certo un occhio non obbiettivo nel giudicare gli oggetti che noi stessi abbiamo realizzato, sarà possibile pensare di ampliare il territorio e divenire imprenditori di noi stessi. Il primo passo potrebbe essere quello di mettere gli oggetti in vendita online, creando una vetrina virtuale in siti come ebay o altri, nello stesso tempo, però sarebbe una buona idea quella di mostrare le opere da noi realizzate ad alcuni proprietari di quelle piccole e fornite botteghe di oggetti artigianali o etnici.
Con il passare del tempo affineremo anche l’occhio e sapremo scorgere una nuova anima in oggetti e materiali che prima pensavamo fossero inutili. Una ricca signora partenopea, per diletto, usava uscire al tramonto con un suo collaboratore domestico e raccattare pezzi di mobilio che sembravano solo ammassi di ciarpame. Li portava nel suo giardino e con abile maestria li restaurava, dopo qualche tempo, quando la collezione divenne troppo ingombrante cominciò a organizzare delle vere e proprie aste con le sue creazioni, nel suo giardino, con i proventi ha aiutato numerose persone.